Poetessa e fotografa milanese, Antonia Pozzi morì suicida a soli ventisei anni, senza veder pubblicata nessuna delle sue poesie. Alla sua morte il padre, noto avvocato, fece uscire una prima edizione di “Parole” (le sue liriche), che venne apprezzata, tra gli altri, da Eugenio Montale.

Venne riscoperta soltanto intorno alla fine degli anni Ottanta del Novecento e oggi è considerata una delle voci liriche più importanti del secolo scorso.

L’intervento di Chiara Pasetti vuole far conoscere la sua straordinaria sensibilità, umanità e fragilità, che se da un lato ci hanno regalato poesie e fotografie di straziante bellezza, sono state purtroppo sottovalutate in un contesto maschile e maschilista come quello in cui si trovò a vivere (una Milano dominata dai filosofi che facevano capo ad Antonio Banfi), tanto da spingerla alla scelta estrema della morte volontaria.

Verranno lette alcune sue liriche e proiettate immagini.

A firma di Chiara Pasetti debutterà nella stagione teatrale 2025 un monologo dedicato ad Antonia Pozzi, con Lisa Galantini, per la regia di Alberto Giusta.