L’avvento dell’inverno, il calo delle temperature e l’uso dei riscaldamenti domestici mettono a dura prova il nostro sistema immunitario che, in questo periodo, si ritrova a dover affrontare un vero e proprio esercito di oltre 200 virus che sono la causa di una delle maggiori ragioni di assenteismo da lavoro e scuola in questa stagione: il raffreddore.
La via di diffusione di questi virus, che passano da persona a persona attraverso le goccioline di saliva e gli oggetti contaminati, rendono impossibile evitare completamente la diffusione di raffreddori.
Esistono però degli espedienti per prevenirne l’infezione: oltre ad un’adeguata igiene delle mani e dell’ambiente che ci circonda e ad uno stile di vita che garantisca sufficienti ore di sonno e attività fisica regolare, possiamo stimolare e rafforzare il nostro sistema immunitario con l’introduzione nella dieta di alimenti che contengano i seguenti micronutrienti:
– ferro zinco e selenio sono sali minerali fondamentali in una dieta immunomodulante, e si trovano in lievito di birra fresco, tonno, aringhe, ostriche, molluschi, broccoli, germe di grano, cipolla, cavolo, pomodoro, cereali integrali, semi oleosi, legumi, funghi, fichi secchi.
– vitamine del gruppo B, immunoprotettive, si trovano in cereali integrali, legumi, semi oleosi, verdure, lievito fresco e germe di frumento. Solo la vitamina B12 non è di origine vegetale ma si trova nei molluschi, nel fegato, nel tuorlo d’uovo, nel pesce, nei formaggi e nella carne.
– vitamina C, che si trova nel kiwi, nella rucola, nel tarassaco, nella fragola, nei peperoni crudi, nel cavolo rosso, nei frutti di bosco, negli agrumi e nelle foglie verdi di porri e cipollotti.
– betacarotene, presente in spinaci, rucola, cicoria, malva, ortica e negli ortaggi e frutti giallo-arancioni come
zucca, carote, melone e albicocche. Questo micronutriente si assimila meglio se associato a grassi poliinsaturi come l’olio extravergine di oliva.
Altri toccasana per il nostro sistema immunitario sono l’aglio crudo, le scorze degli agrumi e la buccia della frutta colorata (ma solo se di accertata coltivazione biologica, perché proprio nella buccia si concentrano la maggior parte dei pesticidi) e, se riuscite a reperirli, i sempre più diffusi funghi shiitake.
Dott.ssa R. Roberta Costanzo
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