Dall’intervista rilasciata ad A.C.C.O. da Tomaso Molinari e Arturo Arnoni si sono ottenute importanti informazioni inerenti il presepe: nasce tutto da un presepe “ordinario” di un reparto.
Il direttore amministrativo dell’ospedale, dopo aver visionato il presepe realizzato, per poter giustificare la piccola spesa sostenuta, chiese a Tomaso Molinari di realizzare un presepe unico per tutto l’ospedale. Venne formato un gruppo per la realizzazione in cui Tomaso Molinari e Arturo Arnoni rimasero dall’inizio al termine dell’opera.
Vennero messi a disposizione i fondi di un padiglione di ben 500 mq e vennero ipotizzate diverse ambientazioni:
Napoli;
vecchia Genova;
il paese di Cogoleto.
L’ambientazione che convinse tutti fu quella di rappresentare i diversi ambienti manicomiali in un percorso fatto di “quadri” uno per ogni ambiente manicomiale.
Su suggerimento di una degente all’ingresso del percorso del presepe venne posta una frase del vangelo “… per loro non c’era posto“.
Tale frase, pur non essendo stata inserita con questa intenzione, venne interpreta come un rimprovero volto ai parenti dei degenti.
Per la realizzazione vennero coinvolti anche i degenti dei vari reparti e Tomaso Molinari ci ha raccontato che la rappresentazione era tanto veritiera che alcuni non vollero più rivedere il presepe.
Il percorso del presepe si snoda tra i diversi quadri delle quotidianità manicomiale per arrivare alla rappresentazione della natività e infine Genova meta ambita da molti degenti e che rappresentava la loro personale resurrezione.
Dopo il completamento del presepe monumentale Bruno Galati ha dato un’impronta artistica all’opera.
Il presepe, inaugurato il 15 dicembre 1984, rappresenta con un fortissimo impatto visivo la realtà quotidiana manicomiale degli anni sessanta quando il manicomio era nel pieno del funzionamento.
Con la cartapesta e con altri materiali Tomaso Molinari, il Dr. Arturo Arnone, molti altri infermieri e molti degenti dell’ex O.P.P. di Pratozanino hanno realizzato questa opera monumentale trasformando materiali inermi in una “creatura”.
Coloro che hanno potuto vedere il presepe sono rimasti colpiti dalla sua forza comunicativa
Lì c’erano “fermo immagini” di vita reale vissuta all’interno dell’ospedale,
Purtroppo “la creatura” è oggi rinchiusa e agonizzante nei fondi di un padiglione a Pratozanino.
Al presepe di Pratozanino A.C.C.O. ha dedicato diversi eventi in cui la costante è stata la presenza di Giacomo Doni:
………………………
In fondo alla pagina potrete effettuare una visita virtuale al presepe nello stato di allora con il commento di Tomaso Molinari attraverso la voce di Alberto Bergamini.
In memoria del compianto Tomaso Molinari pubblichiamo l’intervista integrale rilasciataci, con il Dr. Arnoni alla fine del 2015.
Una visita virtuale al Presepe come era in allora con i commenti ai quadri forniti da Tomaso Molinari attraverso la voce di Alberto Bergamini
Il primo grande evento relativo alle memorie manicomiali è stato quello scaturito dalla petizione che la nostra associazione ha promosso nel 2011 per la salvaguardia dell’area dell’ex OPP di Pratozanino e in particolare questo primo evento ha visto protagonista il pittore Gino Grimaldi che, ricoverato nel 1933 nell’Istituto venne incaricato di decorare la chiesa da poco ultimata e disadorna. L’evento ha visto la partecipazione di Angela Pippo, studiosa