Giacomo Ponzè

ottovolante accoChe mi dovesse accadere di scrivere di nuovo qualcosa che potessero leggere i cittadini cogoletesi non credevo proprio che potesse accadere.

Scrivere mi piaceva, fare il vecchio giornalino era stata una esperienza bellissima che mi aveva arricchito da “furestu” (almeno nella fase iniziale…) di tante conoscenze su un paese pieno di storia e di attività come Cogoleto. Lavorando nella redazione, mi ero riempito di tanti amici, di tante persone che, o perché condividevano le mie idee o che, pur avendo opinioni diverse, avevano finito per arrivare ad una bella reciproca stima, garantita da una costante, ventennale garanzia che nessuno in redazione avrebbe mai negato loro lo spazio per idee, quali che fossero.

Poi purtroppo, come è noto, l’esperienza è stata interrotta dalle difficoltà economiche che aveva incontrato, insieme a mezzo mondo, anche l’economia cogoletese e, di conseguenza, anche il giornalino che si reggeva su tantissimi piccoli contributi di tantissimi piccoli sponsor e che non ha retto alle loro difficoltà. Storia passata, ma quando un gruppo di uomini e donne cogoletesi che, ovviamente, conoscevo tutti non considerandomi ormai più “furestu” ma cittadino cogoletese per scelta e per amore, mi hanno prospettato le loro intenzioni di arrivare di nuovo nelle case, nei negozi e sul loro mercato settimanale, con un nuovo foglio, la cosa oltre a piacermi non poteva che coinvolgermi.

Si tratta proprio di un foglio, molto grande ed ha un nome accattivante: “Otto Volante”

Otto perché quel nome si rifà a Natalino Codignotto, in arte Natalino Otto che è stato prima della guerra e nel dopoguerra un nome importante della musica leggera italiana, nella quale ha introdotto uno stile nuovo e più moderno.

Volante perché la sua stessa forma e il modo in cui viene distribuito è appunto “volante”, ma anche perché per il modo in cui nasce e per le possibili difficoltà che potrebbe incontrare almeno all’inizio, darà sicuramente ai suoi promotori sicuramente l’impressione di trovarsi su delle montagne russe.

I giovani promotori hanno voluto farmi l’onore di darmi su questo numero un piccolo spazio di presentazione e lo faccio volentieri perché mi sembra in questo modo di ristabilire un contatto affettuoso con i tanti lettori che pazientemente per tanti anni hanno letto le cose che scrivevo.

La mia sarà una presenza discreta. Questo non è il mio giornalino e desidero solo dare una mano a questi cogoletesi coraggiosi perché possano farsi conoscere e perchè possano continuare poi da soli.

Ma per qualche argomento particolarmente interessante, magari, chissà…

Consentitemi data l’età ed al più che ventennale lavoro svolto al servizio di Cogoleto, di abbracciare affettuosamente tutti coloro che leggendo queste righe si ricorderanno di me.

Giacomo Ponzè

per tanti anni sul giornalino di Cogoleto

Gi.Po.

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